Il colesterolo alto è una delle principali patologie che affligge la società occidentale: secondo i dati pubblicati dalla Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare, ogni anno, in Europa, si registrano 4 milioni di decessi per malattie cardiovascolari.
La situazione non è migliore in Italia, dove secondo i dati rilasciati dall’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare (Oec)/Health Examination Survey (Hes) dalla fine degli anni ‘90 ad oggi il valore medio del colesterolo è aumentato in modo consistente sia negli uomini (da 205 a 211 mg/dl) che nelle donne (da 207 a 217 mg/dl).
Segue lo stesso trend, l’incidenza dell’ipercolesterolemia nella popolazione, aumentata del 13,5% negli uomini e del 12,6% nelle donne.
Da questi dati emerge quanto il problema sia serio e concreto; pertanto la prevenzione e il trattamento di questa patologia gioca un ruolo fondamentale nella lotta contro le malattie cardiovascolari.
In questo articolo approfondiremo le caratteristiche del colesterolo, con un focus sul colesterolo cattivo e i suoi effetti sulla salute; per scoprire poi quali sono gli integratori naturali che possono contribuire ad abbassarlo, mitigarne gli effetti negativi sulla salute e come assumerli.
Cos’è il colesterolo
Il colesterolo è una molecola lipidica che si trova nel sangue e rappresenta una sostanza fondamentale per la vita. In quantità fisiologiche, infatti, svolge funzioni essenziali per l’organismo: è infatti costituente principale delle membrane cellulari ed è coinvolto nella sintesi della vitamina D, degli acidi biliari e di diversi ormoni.
Il colesterolo, come tutti i grassi, viene trasportato nell’organismo all’interno del sangue, in aggregati formati non solo da esso ma anche da proteine e da altri tipi di grassi, quali fosfolipidi, trigliceridi e acidi grassi. Questi aggregati si classificano, in base alla loro densità, in LDL (dall’inglese low density lipoproteins, lipoproteine a bassa densità) e HDL (dall’inglese high density lipoproteins, lipoproteine ad alta densità).
LDL e HDL: caratteristiche e differenze
Il colesterolo può essere classificato in due tipologie, a seconda delle strutture molecolari nelle quali viene dislocato dall’organismo.
Il colesterolo-HDL si associa alle lipoproteine ad alta densità e viene condotto dai tessuti periferici al fegato, il quale può utilizzarlo nuovamente e convertirlo in acidi biliari o eliminarlo con la bile.
Questa tipologia è conosciuta anche con il nome di “colesterolo buono”; in quanto svolge una funzione protettiva nei confronti dei vasi arteriosi poiché regola i livelli di colesterolo ed elimina quello in eccesso impedendone l’accumulo.
Il colesterolo-LDL è associato alle lipoproteine a bassa densità (LDL dall’inglese Low Density Lipoprotein); le quali lo trasportano dal fegato alle cellule dei tessuti periferici, dove viene impiegato nelle attività plastiche e metaboliche.
Questo colesterolo viene spesso chiamato “colesterolo cattivo” perché quando la sua concentrazione è elevata si accumula sulle pareti delle arterie, provocando il processo dell’aterosclerosi.
Con il passare del tempo le placche aterosclerotiche possono aumentare di grandezza, ostruendo il vaso sanguigno fino a chiuderlo del tutto. Ciò determina la formazione dei trombi, coaguli nel sangue che ne impediscono la normale circolazione.
Gli effetti di alte concentrazioni di colesterolo cattivo sulla salute
Il colesterolo è una sostanza che, a livelli fisiologici, è fondamentale per il funzionamento dell’organismo. Tuttavia, è necessario tenerne sotto controllo i valori: elevati livelli di colesterolo nel sangue rappresentano un importante fattore di rischio per l’insorgenza di malattie cardiovascolari.
Come abbiamo visto, il colesterolo-LDL tende a depositarsi sulla parete interna delle arterie, favorendo lo sviluppo dell’aterosclerosi ovvero l’indurimento e il restringimento dei vasi sanguigni.
Con l’andare del tempo questa condizione ostacola il flusso del sangue, fino ad impedirlo, o provocando la formazione e il distacco di coaguli di sangue (definiti anche trombi) che danno origine a malattie come la cardiopatia ischemica, l’ictus ischemico e l’arteriopatia periferica.
Accanto a queste più gravi patologie, elevati livelli di colesterolo nel sangue determinano anche altri effetti sulla salute. Tra i principali si registrano:
- Difficoltà digestive: i grassi in eccesso determinano un rallentamento dell’attività epatica, riducendo l’attività metabolica e la digestione delle principali sostanze nutritive
- Intorpidimento di mani e piedi: ostruendo le arterie, il colesterolo è responsabile di una riduzione dell’apporto di sangue agli arti, provocando infiammazioni, dolori articolari e intorpidimento
- Problemi alla vista e stanchezza oculare: l’accumulo di colesterolo nei vasi sanguigni ostacola la corretta ossigenazione delle cellule dell’occhio determinando problemi alla vista e sensazione di occhi affaticati
- Macchie cutanee e orticaria determinata dall’accumulo delle sostanze nocive nei tessuti sottocutanei
- Indebolimento della forma fisica e delle capacità mentali: il grasso in eccesso aumenta la sensazione di affaticamento e difficoltà motoria, così come una minore capacità di concentrazione e reazione allo stress fisico e mentale.
Secondo lo studio pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nel mondo occidentale impattando notevolmente anche in termini di invalidità permanente.
Ecco perché è fondamentale tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue e abbassarli qualora troppo elevati.
Come abbassare il colesterolo
Raramente livelli elevati di colesterolo cattivo nel sangue sono correlati a forme genetiche o ereditarie: nella maggior parte dei casi sono causati da abitudini alimentari e stile di vita non corretti.
Un corretto stile di vita e una terapia adeguata, se necessaria, possono riportare i valori di colesterolo alla normalità.
Per mantenere i livelli di colesterolo entro valori normali, gli esperti raccomandano innanzitutto di seguire una sana alimentazione. Un’alimentazione sana può, infatti, ridurre il colesterolo nel sangue del 5-10%.
Per ottenere questo risultato è necessario limitare i grassi in generale, quindi sostituire i grassi saturi, come burro, formaggi, carne grassa, insaccati, con quelli polinsaturi, cioè pesce, oli vegetali non tropicali, e monoinsaturi come l’olio di oliva. Sono da limitare anche bevande alcoliche e il consumo di dolci, privilegiando, invece, quello di frutta, verdura e legumi.
Altrettanto importanti sono l’esercizio fisico e l’eliminazione del fumo: la combinazione di queste due buone pratiche contribuisce a tenere sotto controllo la pressione arteriosa e il peso corporeo.
Accanto a questi accorgimenti, è possibile ricorrere ad integratori in grado di regolare i valori di colesterolo nel sangue.
Uno degli integratori più efficaci per regolare il colesterolo cattivo è l’olio di canapa; una sostanza ricca di acidi grassi essenziali, omega 3, 6 e 9 dalle proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e immunostimolanti.
Abbassare il colesterolo con l’olio di canapa
Tra le numerose proprietà benefiche c’è anche la riduzione del colesterolo cattivo nel sangue.
Uno dei primi studi che dimostra come l’utilizzo di olio di canapa sativa sarebbe efficace nel ridurre il colesterolo LDL (cattivo) e i trigliceridi in adulti e bambini è lo studio condotto dal Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche dell’Università di Torino, guidati da Ornella Guardamagna. La ricerca ha considerato in particolare i principi attivi più importanti per la salute del sistema cardiovascolare.
Secondo gli esperti coinvolti nelle ricerche l’olio di canapa sativa rappresenta un valido alleato per ridurre non solo il colesterolo LDL (cattivo), ma anche i trigliceridi.
La presenza di grassi omega 3 a catena lunga (in particolare l’acido eicosapentaenoico – EPA e l’acido docosaesaenoico – DHA) , insieme ad altri elementi presenti nell’olio di canapa, sono i responsabili di questo importante beneficio.
Come assumere l’olio di canapa per abbassare il colesterolo
Per ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue si consiglia un’alimentazione ricca di omega 3 EPA e DHA. Queste sostanze, infatti, migliorano l’assorbimento dei trigliceridi sia a digiuno sia dopo i pasti e prevengono il loro accumulo nel sangue.
Affinché si possano riscontrare risultati effettivi, è necessario assumere una dose minima di omega 3 EPA e DHA corrispondente ad almeno 1 grammo al giorno.
Per soddisfare questo fabbisogno è sufficiente assumere da una a tre capsule di olio di canapa Savita giornalmente.
In generale, soprattutto per chi non ha mai utilizzato questo prodotto, consigliamo di iniziare lentamente ed aumentare gradualmente il dosaggio.
L’olio di canapa è un prodotto adatto a tutti, bambini ed anziani compresi. Non ci sono controindicazioni al suo utilizzo, tuttavia, come per tutti i prodotti è bene non eccedere nelle dosi suggerite e far riferimento sempre al proprio medico di fiducia.
Gli antiossidanti dell’olio di canapa che contrastano il colesterolo
Oltre agli omega 3, l’olio di canapa contiene importanti antiossidanti come magnesio e zinco, che favoriscono il mantenimento di arterie e vene elastiche.
Questo effetto antiossidante agisce sulle membrane cellulari che compongono organi e tessuti del sistema cardiovascolare, rappresentando così un grande aiuto per il cuore.
L’olio di canapa Savita, poi, oltre a omega 3, omega 6 e omega 9, zinco, magnesio e vitamine utili all’organismo, contiene anche selenio, un altro importante oligominerale dalle proprietà antiossidanti.
Questo oligominerale ha un effetto benefico sul cuore e sul sistema vascolare e, inoltre, contribuisce a mantenere l’olio Savita al 100% naturale perché è un conservante naturale.
I benefici dell’olio di canapa per la nostra salute
L’olio di canapa è un ottimo alleato per abbassare il colesterolo cattivo, ma non solo.
Questa sostanza ha una serie di proprietà e benefici, tra cui:
- Il trattamento dei dolori articolari. Grazie alla sua funzione analgesica e antinfiammatoria può rivelarsi uno strumento efficace da associare alle terapie già in atto per potenziarne i risultati e contribuire a migliorare la qualità della vita
- L’attenuazione di sfoghi cutanei come psoriasi, eczemi, acne, dermatiti e tutte le infiammazioni o irritazioni localizzate. Questo grazie all’elevata, e soprattutto bilanciata, presenza di omega 3 e 6.Uno studio clinico evidenzia come l’integrazione alimentare a base di olio di canapa possa contribuire al miglioramento della sintomatologia clinica della dermatite atopica, caratterizzata da infiammazione e secchezza
- Il rafforzamento del sistema immunitario: gli acidi grassi essenziali presenti nell’olio di semi di canapa sono utilizzati dall’organismo per la produzione degli endocannabinoidi, la cui funzione è quella di rafforzare il sistema immunitario.
Assumere regolarmente l’olio di semi di canapa come integratore naturale è quindi un’ottima arma contro raffreddamenti di stagione e influenze, colesterolo, dolori articolari e disturbi della pelle.
Olio di canapa e colesterolo cattivo
In questo articolo abbiamo indagato su come abbassare il colesterolo analizzandone la correlazione con l’olio di canapa. Assunto in modo corretto e associato a una corretta alimentazione e adeguato esercizio fisico, si rivela un ottimo strumento per abbassare il colesterolo cattivo nel sangue.
Questa problematica affligge un numero sempre maggiore di persone ed è fondamentale non solo trattare, ma anche prevenire questo problema.
Grazie alla presenza di omega 3 EPA e DHA l’olio di canapa migliora l’assorbimento dei trigliceridi prevenendo il loro accumulo nel sangue. Non solo, se assunto con regolarità apporta numerosi benefici all’organismo: aiuta le articolazioni e il recupero muscolare, aiuta e previene le malattie respiratorie e contribuisce al miglioramento della pelle.