I Protagonisti
La sede di Savita è a Piandelmedico, vicino a Jesi in provincia di Ancona, all’interno di una splendida casa costruita con paglia di canapa presso l’azienda agricola di Antonio Trionfi Honorati, uno dei pionieri del ritorno alla coltivazione della canapa nelle Marche. Attualmente il suo olio di canapa è uno dei migliori disponibili sul mercato nazionale.
A proporre di pensare anche a un utilizzo dell’olio come integratore in capsule e ad avviare il progetto Savita è stato Giordano Mancini di Senigallia, imprenditore amante dell’innovazione ambientalmente sostenibile e direttamente interessato alla fruizione di un prodotto di qualità che attualmente non esiste sul mercato.
Giordano ha coinvolto nel Progetto Roberto Mazzanti di Senigallia, medico esperto in Laserterapia e nel campo degli integratori alimentari, che utilizza nel trattamento degli infortuni negli sportivi. La sua competenza è indispensabile per indirizzare la ricerca nella giusta direzione e per indicare le scelte giuste da fare per garantire che il prodotto mantenga le sue fantastiche caratteristiche naturali durante la necessaria manipolazione industriale.
Contestualmente è stato coinvolto Daniel Casarin di Urbania, che con la sua Adv Media Lab è in grado di dare un eccezionale contributo per tutto ciò che riguarda la comunicazione, il marketing e la vendita.
Completa la squadra dei soci fondatori Massimiliano Cotechini di Porto Sant’ Elpidio, quadro dirigente della Cassa Depositi e Prestiti ed esperto in temi economici, rapporti con le banche, business plan e gestione finanziaria delle aziende e con esperienza nella preparazione e nell’uso di integratori per lo sport.
Nel 2018 è entrata in squadra Claudia Pasquini di Senigallia, la quale ha contribuito alla promozione del nostro prodotto vendendolo per prima nella sua farmacia.
Con una squadra di questo genere nulla è impossibile!
Piandelmedico, il nuovo polo della produzione di canapa Sativa
Oramai da diversi anni Antonio Trionfi Honorati sperimenta metodi di coltivazione naturale e vari generi di cultivar di canapa sativa, verificandone le caratteristiche e la resa, nei suoi terreni a Piandelmendico.
Ogni anno Antonio coinvolge altri contadini del territorio nella coltivazione della canapa, ma l’assenza di un importante e sicuro sbocco di mercato ne ha rallentato l’azione per molto tempo.
Il progetto Savita, con il suo grande potenziale di sviluppo e la conseguente capacità di assorbire buone quantità di semi, è in grado di contribuire a migliorare la situazione contribuendo a rendere conveniente per gli agricoltori dell’area di Piandelmedico a piantare ogni anno più ettari di canapa sativa creando, di fatto, un distretto della canapa dalle importanti ricadute ambientali e sociali.
La canapa infatti è una cultura migliorativa per il terreno e non necessita di alcun trattamento chimico o di irrigazione intensiva.
Inoltre, poiché Savita utilizza solamente olio “pulito”, dove l’assenza di metalli pesanti e di altri inquinanti dev’essere certificata da analisi chimiche, è chiaro che gli agricoltori hanno la convenienza a coltivare in regime biologico anche le altre colture di rotazione sui terreni dove si pianterà la canapa.
A Jesi è stato inoltre avviato un altro progetto, promosso da Antonio, che coinvolge diversi imprenditori nella creazione di un impianto per la stigliatura meccanica della canapa, in modo che fibre, canupolo e gli altri derivati della pianta possano essere convenientemente utilizzati dalle industrie della zona e non solo.
Oltre agli evidenti ritorni positivi in termini economici per il territorio, di miglioramento della salute dei terreni e della diminuzione dell’uso della chimica nei campi, non bisogna dimenticare che la canapa è una delle piante dalla più elevata capacità di assorbire e sequestrare CO2 grazie alla sua crescita rapidissima.
Insomma l’aria già buona delle Marche migliorerà ancora!