L’autismo è un disturbo dello sviluppo che altera le funzione delle competenze sociali e cognitive. L’olio di canapa contiene diversi elementi che, a integrazione della dieta, possono aiutare a migliorare la condizione autistica. Vediamo in che modo.
I disturbi dello spettro autistico (DSA), che si manifesta in genere in età infantile, sono una condizione sempre più comune in occidente. Nonostante non esista una cura definitiva per questa patologia, alcuni integratori possono migliorare la condizione del paziente e la prognosi.
Tra questi, l’olio di canapa si è dimostrato essere un promettente aiuto per l’autismo infantile, grazie ai suoi elementi tra cui gli acidi grassi polinsaturi omega 3 e omega 6.
Che cos’è l’autismo infantile
L’autismo non è una patologia unica ma un gruppo di disturbi neurologici correlati tra loro. Il termine ufficiale che descrive questa patologia è Disturbo dello Spettro Autistico, che racchiude un ventaglio di disturbi ad esso associati più o meno gravi e invalidanti.
Tutte le forme di autismo implicano difficoltà comportamentali e relazionali identificabili per gravità. L’autismo rientra nella classificazione dei “disturbi pervasivi dello sviluppo”. Non è riconosciuto come una vera e propria malattia, ma è una sindrome che provoca isolamento affettivo e incapacità a rapportarsi correttamente con gli altri.
I bambini con autismo, inoltre, hanno spesso una percezione sensoriale modificata e difficoltà di linguaggio. La condizione si presenta in maniera diversa da soggetto a soggetto e può essere molto difficile diagnosticarla correttamente. Una diagnosi precoce è tuttavia fondamentale per intervenire subito mediante appoggio psicologico e psichiatrico.
La prima diagnosi di autismo
La prima diagnosi di autismo risale agli anni Trenta, quando fu diagnosticato ad un bambino statunitense di nome Donald Triplett. Fino ad allora, gli psichiatri avevano sempre indicato i disturbi dello spettro autistico come manifestazioni di schizofrenia e i bambini che mostravano problemi comportamentali venivano allontanati dalla famiglia e tenuti in speciali strutture chiamate sanatori.
La famiglia di Donald Triplett, però, vedendo peggiorare la situazione del figlio presso la struttura, decise di riportarlo a casa e cercare uno specialista che potesse aiutarli nella gestione del disturbo.
Arrivarono così al dottor Kanner, uno dei migliori psichiatri infantili della nazione e professore alla John Hopkins University. Dopo aver incontrato il bambino, il Dr. Kanner osservò che Donald aveva problemi nell’esprimersi con il linguaggio, si riferiva a se stesso in terza persona, ripeteva parole e frasi che gli venivano rivolte e comunicava i propri desideri attribuendoli ad altri.
Così lo psichiatra riprese il termine “autistico”, definizione che era stata usata negli anni precedenti da Eugen Blueler per descrivere i pazienti con problemi sociali e relazionali.
Partendo da Donald, il dottor Kanner studiò molti altri bambini con problemi comportamentali, presentando infine le sue scoperte sull’autismo nel libro “The Nervous Child”. Il lavoro si è rivelato poi essenziale nel campo della psichiatria clinica e ha aperto la strada alla diagnosi e alla ricerca sui disturbi dello spettro autistico (DSA).
Quanto è comune l’autismo infantile
Secondo gli ultimi dati rilasciati dal Ministero della Salute, si stima che in Italia l’autismo colpisca 1 bambino su 77 (con maggiore propensione per gli individui di sesso maschile).
La curva sembra in salita a causa di diversi fattori, come l’aumentata consapevolezza della popolazione verso il disturbo dello spettro autistico, la modifica dei criteri diagnostici e la conseguente maggiore facilità di avere una diagnosi, l’introduzione di strategie di screening e individuazione precoce che consentono la diagnosi anche di disturbi lievi che in passato non erano individuati.
Però la causa principale dell’aumento del numero delle persone affette da autismo, che 30 anni fa erano “solo” una su diecimila, è da ricercare soprattutto nel nostro stile di vita, satura di sostanze tossiche nel cibo come nei materiali, nelle cure mediche precoci che portano ad esempio a devastare il microbiota intestinale con antibiotici e altri farmaci in tenera età, nell’inquinamento di ogni forma.
A riprova di questo, si può vedere come nelle popolazioni dove il nostro stile di vita non è arrivato, l’autismo, la SLA, il diabete, molti tipi di tumori e un numero impressionante di malattie che noi consideriamo normali e che spesso sono croniche, siano quasi completamente assenti. Paghiamo un prezzo molto elevato, per il nostro stile di vita e le nostre comodità.
La Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Sinpia) afferma che si sta tentando di individuare azioni e strategie che tengano conto della necessità di attivare una rete di interventi precoci e mirati a livello nazionale e regionale per integrare strumenti terapeutici ed educativi lungo tutto il ciclo di vita dei soggetti autistici, dalla prima infanzia fino all’età adulta.
L’abbassamento dell’età della prima diagnosi, che in molte regioni ora si colloca a 3 anni e il progressivo aumento di servizi specialistici che offrono percorsi adeguati è il primo risultato positivo per far fronte a questa sindrome. Il bambino autistico va infatti seguito da subito attraverso una terapia comportamentale psicologica mirata e su misura: questo può portare ad una prognosi migliore in molti casi.
Quali sono i sintomi dell’autismo infantile e cosa provoca
Una persona autistica di solito mostra i primi sintomi e segni del disturbo intorno ai 2-3 anni di vita. Tuttavia spesso l’autismo viene diagnosticato solo con l’inizio della scuola, ossia quando il bambino entra in contatto con un vasto numero di altre persone e mostra problemi comportamentali e di socializzazione.
I sintomi del bambino autistico sono molto variabili da caso a caso, così come la gravità della sindrome non è sempre la stessa. Di conseguenza ogni paziente è un caso a sé stante, che ha bisogno di cure e terapie psicologiche diverse e integrazioni nella dieta differenti.
I sintomi più comuni dell’autismo infantile sono:
- Problemi comunicativi e di interazione con gli altri
- Problemi legati alla sfera comportamentale
- Deficit socio-comunicativo
- Alterazioni comportamentali
- Variabilità del quoziente intellettivo
- Problemi rispetto alle capacità motorie
Vediamo nello specifico come si manifesta l’autismo nel bambino e quali sono i suoi sintomi iniziali.
Problemi comunicativi e di interazione con gli altri
Il bambino autistico sviluppa già in età prescolare alcune problematiche comunicative e di interazione con gli altri. Spesso, i neonati affetti da un disturbo dello spettro autistico si coccolano e stabiliscono contatti visivi in modi atipici. Sebbene alcuni bambini con disturbi dello spettro autistico si agitino quando sono separati dai genitori, possono non voltarsi verso di loro per cercare sicurezza come fanno gli altri bambini.
I bambini più grandi spesso preferiscono giocare da soli e non stringere rapporti interpersonali, soprattutto al di fuori della famiglia. Quando interagiscono con gli altri bambini, spesso non utilizzano il contatto visivo o le espressioni facciali per stabilire legami sociali, e hanno difficoltà ad interpretare gli umori e le espressioni altrui.
Possono avere difficoltà a capire come e quando entrare in una conversazione e a riconoscere parole inappropriate o sgarbate. Tutti questi fattori fanno sì che gli altri li considerino strani o eccentrici, conducendo pertanto all’isolamento sociale.
In età adulta questi sintomi possono diventare meno importanti o peggiorare, anche a seconda della precocità con cui si scopre il disturbo e si interviene.
Problemi legati alla sfera comportamentale
I sintomi del disturbo dello spettro autistico possono essere divisi in due macro categorie principali: deficit socio-comunicativi e alterazioni comportamentali. Vediamo insieme di cosa si tratta e quali sono i segni più comuni.
Deficit socio-comunicativo
I bambini affetti da autismo presentano un ritardo nello sviluppo del linguaggio nonostante l’udito sia normale. Ogni caso può presentare gradi di difficoltà nel linguaggio differenti.
Alcune volte, è possibile che il bambino parli ma utilizzi espressioni fuori contesto o una sintassi errata. Anche il ritmo delle frasi può essere alterato, così come il linguaggio del corpo o altri comportamenti non verbali utilizzati per comunicare. I bambini affetti da autismo spesso hanno difficoltà a iniziare e continuare una conversazione e spesso parlano da soli al posto di interagire con altre persone. Tendono a porre in continuazione le stesse domande, anche dopo aver ricevuto una risposta.
Appare, inoltre compromessa la socializzazione, con scarso e lento sviluppo di competenze sociali. Spesso questi bambini possono avere scatti di ira e aggressività, ridotto bisogno di contatto fisico, poche amicizie e scarsa condivisione con le altre persone.
Alterazioni comportamentali
Anche se lo sviluppo motorio dei bambini affetti da autismo risulta normale, questi adottano spesso comportamenti stereotipati quali roteare, dondolarsi, battere le mani, sbattere la testa e stare in posizioni rigide. Sono molto abitudinari e non accettano facilmente un cambiamento nella routine.
Il disturbo dello spettro dell’autismo è spesso associato a carenza intellettiva (o ritardo mentale) e il 90% dei pazienti presenta disabilità sensitive: alcuni sembrano indifferenti al dolore o alle alte temperature, altri sono estremamente sensibili al punto da non tollerare un tocco o il contatto con i vestiti.
Alcuni bambini hanno un udito più sviluppato, quindi sono molto più infastiditi dai rumori forti e faticano ad esempio a stare in spazi rumorosi. Spesso odorano o toccano gli oggetti per avere informazioni sull’ambiente circostante.
Una piccola percentuale di bambini presenta isolate abilità come per esempio speciali capacità di calcolo, nella musica, nella capacità mnemonica, che a volte raggiungono livelli davvero elevati.
Variabilità del quoziente intellettivo
Nei bambini con disturbi dello spettro autistico il quoziente intellettivo varia da soggetto a soggetto. Nella maggior parte dei casi è inferiore alla media con scarse capacità di apprendimento, altre con un’intelligenza normodotata e, in rari casi, con spiccate doti nelle scienze, nella matematica o nelle arti.
Problemi rispetto alle capacità motorie
I soggetti affetti da disturbo dello spettro autistico possono avere sintomi motori come mancanza di coordinazione e goffaggine. Inoltre presentano comportamenti ripetitivi, come dondolare avanti e indietro col busto oppure tic nervosi.
Dieta e autismo infantile: quali integratori naturali sono più adatti?
I bambini affetti da autismo che assumono costantemente integratori di vitamine e acidi grassi omega 3 hanno incidentalmente meno sintomi rispetto a quelli non trattati.
Nello specifico, nei bambini ai quali vengono somministrati vitamine e omega 3 in supplemento, gli psicologi hanno riscontrato un miglioramento nel linguaggio e nelle capacità sociali, una riduzione dei comportamenti ripetitivi, un miglioramento dell’attenzione e della comunicazione, minore instabilità emotiva e una qualità del sonno migliore.
Vediamo più nel dettaglio quali integratori sono consigliati per i bambini autistici:
- Vitamina D – Nei bambini affetti da autismo si è riscontrata carenza di vitamina D. L’integrazione di alimenti che contengono questo elemento e integratori naturali significa un miglioramento dei sintomi. Anche alle donne in gravidanza è consigliato integrare vitamina D in modo da diminuire il rischio per il feto di sviluppare autismo
- Ferro – Le analisi svolte dai medici sui bambini autistici hanno riportato carenze di ferro, presumibilmente in rapporto alla dieta selettiva da essi scelta. Nei casi di carenza di ferro, l’integrazione ha comportato miglioramenti dei sintomi, e in particolare dell’insonnia
- Zinco e vitamina B6 – Nei bambini affetti dal disturbo dello spettro autistico è consigliata l’integrazione di vitamine del gruppo B, soprattutto la vitamina B6 che migliora i collegamenti neurali e le funzionalità cerebrali. Lo zinco aiuta l’assorbimento di questa vitamina e, di conseguenza, è da integrare a sua volta
- Acidi grassi – L’aggiunta alla dieta di omega 3 (in particolare DHA) ha mostrato grande miglioramento nella cura della sintomatologia nei bambini affetti da autismo. Nello specifico, miglioramenti di sintomi come stereotipie, iperattività, capacità di comunicazione
- F- Acido folico – In genere si riportano miglioramenti nei bambini cui vengono somministrati folati
- Dieta senza glutine e senza caseina – Si tratta della dieta più controversa tra quelle proposte, perché alcune ricerche riportano miglioramenti anche notevoli dei sintomi dell’autismo, altre miglioramenti parziali e altre ancora nessun cambiamento dei sintomi. Le ricerche sono tutt’ora in corso e non hanno per il momento prodotto risultati incontrovertibili.
L’olio di canapa in capsule, che contiene acidi grassi omega 3 e omega 6 in quantità ottimali, ferro, zinco e vitamine del gruppo B risulta essere un ottimo integratore naturale per autismo infantile.
Omega 3 e omega 6: un aiuto importante contro l’autismo
Nonostante, come abbiamo detto, non esista ancora una cura per l’autismo infantile, alcuni studi hanno rilevato l’importanza di alcuni elementi per alleviare la sintomatologia.
È emerso che i bambini autistici soffrono di una carenza di DHA, un acido grasso omega 3 presente soprattutto a livello delle membrane cellulari del sistema nervoso. Per questo, pur non rappresentando una terapia risolutiva, è consigliabile integrare nella dieta del bambino omega 3 perché migliora notevolmente la prognosi in positivo.
A questo proposito, l’olio di semi di canapa risulta un perfetto integratore che, oltre ad apportare una corretta quantità di omega 3 all’organismo, fornisce in rapporto di equilibrio anche acidi grassi omega 6.
Tutti gli omega 3 e alcuni omega 6, infatti, supportano la funzione antinfiammatoria, mentre altri omega 6 (come l’acido arachidonico) sostengono quella pro infiammatoria. Per questo, i livelli e l’equilibrio degli acidi grassi delle due serie sono importanti per la prevenzione e il trattamento, oltre che dell’autismo, di patologie coronariche, ipertensione, diabete di tipo 2, disordini immunitari e infiammatori.
L’olio di canapa in capsule per il giusto bilanciamento di omega 3 e 6 è uno dei migliori antinfiammatori naturali. Il DHA è l’omega 3 maggiormente presente a livello delle membrane cellulari del sistema nervoso. In genere chi soffre di autismo presenta un deficit di questo acido grasso.
L’olio di canapa, essendo ricco di omega 3, è un integratore adatto per l’autismo infantile, poiché aiuta appunto a reintegrare il DHA permettendo alle membrane cellulari del sistema nervoso di rigenerarsi. Naturalmente è bene che questa integrazione alimentare venga discussa e approvata dal pediatra o dallo specialista, prima di essere intrapresa, ma è stato dimostrato che apporta moltissimi benefici e non ha controindicazioni.
Zinco e selenio per le funzioni cerebrali
Altri due elementi contenuti nell’olio di canapa Savita sono lo zinco e il selenio. Il selenio è un oligominerale micronutriente contenuto principalmente negli alimenti di origine animale (carni rosse, alcuni pesci, latticini) e in cereali, legumi, semi oleosi, frutti ed ortaggi, a seconda della concentrazione nel terreno.
Nell’organismo umano, il selenio è presente in forma organica (selenocisteina o selenio-cisteina e selenometionina o selenio-metionina) e inorganica (seleniti e selenati). Grazie all’assunzione e ai benefici del selenio è stata registrata nei pazienti una riduzione del rischio di tumori, di declino cognitivo, di malattie cardiovascolari e di problemi alla tiroide.
Proprio le sue funzioni antiossidanti sono importanti per i bambini affetti da autismo. Il selenio, infatti, supporta le cellule neuronali e i collegamenti cerebrali, limitando l’avanzare della patologia.
Lo zinco, anch’esso un oligominerale, rappresenta la seconda “traccia metallica” più abbondante nell’uomo dopo il ferro ed è l’unico metallo che appare in tutte le classi di catalizzatori biologici ma non solo.
Risulta necessario per il corretto funzionamento di molti ormoni, inclusa l’insulina, l’ormone della crescita e gli ormoni sessuali. L’organismo ne contiene parecchio nei muscoli, nei globuli rossi e in quelli bianchi; tuttavia, grosse concentrazioni di zinco si possono trovare soprattutto negli organi. Ha una funzione antiossidante che, seppure di tipo indiretto, è molto importante per contrastare lo stress ossidativo.
Sia lo zinco che il selenio sono contenuti nelle perle di olio di semi di canapa Savita. Ciò non è scontato per tutti gli oli di canapa, infatti il selenio viene assorbito dal terreno e questo implica che le piante devono crescere su un suolo ricco di questo minerale. Ed è proprio questo il caso di Savita, che coltiva le sue piante sui terreni di Piandelmedico.
Autismo ed epilessia: quali integratori sono più efficaci?
All’incirca un quarto dei pazienti che presentano autismo soffrono anche di epilessia, di cui le cause sono per la maggior parte sconosciute. Secondo uno studio pubblicato su Science il problema sarebbe un metabolismo più veloce per alcuni amminoacidi, gli BCAA, che fa sì che i loro livelli nell’organismo delle persone affette da autismo scendano troppo e troppo in fretta.
I ricercatori hanno individuato la causa in alcune molecole che non vengono prodotte dal nostro organismo e devono perciò essere assunte con la dieta, le chinasi BCKD. Queste molecole sono incaricate di mantenere alti i livelli di amminoacidi nel corpo, ma nei bambini autistici questo meccanismo è alterato.
La cosa straordinaria è che potenzialmente, questo problema può essere risolto mediante una dieta mirata. Per dimostrarlo i ricercatori hanno usato la tecnologia del sequenziamento dell’esoma su due famiglie strettamente imparentate con bambini con disordini dello spettro autistico.
Questi bambini avevano anche sofferto di attacchi di epilessia o attività elettroencefaliche anormali e presentavano una mutazione del gene che regola i BCAA. Studiando questi pazienti gli scienziati si sono resi conto che la condizione poteva essere trattabile con integratori. La ricerca è agli inizi, ma si prospetta molto promettente.
Integratori naturali per la gravidanza
L’integrazione con acido folico, vitamina D e vitamine del gruppo E durante il primo mese di gravidanza, può ridurre di circa il 50% la probabilità di nascita di bambini affetti da autismo, proprio in famiglie con maggior rischio di questo disturbo.
E’ quanto emerge da studi pubblicati su Pubmed.gov. L’olio di semi di canapa è quindi un buon integratore durante la gravidanza, perché grazie al suo contenuto di acidi grassi e vitamine del gruppo E aiuta una corretta formazione del cervello del feto.
La vitamina D nei bambini affetti da autismo
Uno studio pubblicato sulla rivista The FASEB Journal, e condotto presso il Children’s Hospital Oakland Research Institute della California (USA) ha rivelato che la vitamina D può influenzare il livello di serotonina nel cervello e modificare i comportamenti anomali nei bambini affetti da autismo.
Più esattamente, sembra che adeguati livelli della vitamina siano necessari per stimolare la produzione di questo importante ormone che regola la funzione, la struttura cerebrale e il comportamento sociale. La serotonina, nota anche come “ormone del buonumore”, è un neurotrasmettitore prodotto nel cervello e in altri tessuti, a partire dall’amminoacido triptofano.
Diversi studi negli ultimi anni hanno individuato un rapporto tra la carenza di serotonina e l’autismo, un disturbo neuropsichiatrico caratterizzato da comportamenti ripetitivi e stereotipati e dalla compromissione della comunicazione e delle relazione sociali.
Precedenti ricerche hanno individuato un legame tra autismo e carenza di vitamina D, una molecola nota principalmente per la capacità di regolare l’assorbimento e il deposito di calcio e fosforo.
Non era stato ancora evidenziato finora il meccanismo che legava tra loro la vitamina D, la serotonina e i sintomi dell’autismo. Nonostante siano necessari ulteriori studi, i ricercatori ipotizzano che l’integrazione con la vitamina D, insieme con omega 3 e triptofano, potrebbe aiutare a prevenire o migliorare alcuni dei comportamenti tipici dell’autismo, senza il rischio di effetti collaterali.
Olio di canapa per autismo: nessuna controindicazione
L’olio di canapa non ha controindicazioni perché contiene solo elementi naturali e benefici per l’organismo. Quindi anche i bambini affetti da autismo possono assumerlo senza problemi a partire dai 3 anni di età.
L’olio di semi di canapa è inoltre adatto anche per le persone celiache e può essere preso continuativamente nel corso della vita poiché non ha effetti collaterali. Anzi, è consigliato un prolungato utilizzo poiché maggiore è la costanza nell’assunzione, più visibili saranno i benefici.
Dove trovare il miglior olio di canapa per l’autismo
Una volta che hai ben chiaro in mente quali sono i vantaggi che l’olio di canapa ricco di omega 3 ha sull’autismo, puoi iniziare a valutare l’acquisto del prodotto. Ecco dove trovare il migliore olio di canapa:
- In aziende agricole che lo producono direttamente da loro piantagioni
- In negozi specializzati sul territorio
- Online
Puoi acquistare l’olio direttamente da un produttore, assicurandoti che sia predisposto alla vendita diretta in azienda. Visita il sito web e chiama o manda una mail per avere maggiori informazioni ed eventualmente fissare un appuntamento in sede.
In Italia i rivenditori di olio di semi di canapa sono molti, ognuno dei quali dispone di diverse marche e formati. Puoi visitare il sito web di ogni produttore per informarti sulle caratteristiche del prodotto, e poi rivolgerti al negozio della tua zona per sapere se vende quel brand. Non solo, perché spesso i produttori consentono di comprare l’olio di canapa direttamente online. Assicurati in questo caso di verificare l’esistenza del produttore, la derivazione del prodotto e le certificazioni legate alle piantagioni di canapa.
Savita ha scelto di dare ai suoi clienti tutte le opzioni. Scopri qual è il rivenditore più vicino oppure acquista il nostro prodotto comodamente dal sito. Hai tutte le garanzie su reso, spedizione e il pagamento è criptato e quindi sicuro al 100%.
I benefici dell’olio di canapa per l’autismo infantile
Anche se non ci sono ancora trattamenti definitivi e accettati all’unanimità nella cura dei sintomi dell’autismo, l’integrazione nella dieta di vitamine, oligominerali, ferro e acidi grassi ha prodotto risultati finora positivi.
Nei bambini trattati con integratori naturali a base di omega 3 e omega 6, come l’olio di canapa, si sono riscontrati nella maggior parte dei casi miglioramenti notevoli.
Nel corso dell’articolo abbiamo visto quali sono i sintomi dell’autismo, quanto è comune nei bambini italiani e qual è la prognosi. Pur non essendoci una cura definitiva, le ricerche hanno mostrato come l’integrazione nella dieta di alcuni elementi comporta un notevole miglioramento dei sintomi. L’olio di canapa, essendo un importante integratore di vitamine del gruppo B, ferro, zinco e soprattutto omega 3 e omega 6, è un ottimo integratore per l’autismo infantile. Anche il suo contenuto di antiossidanti del calibro di zinco e selenio aiutano il naturale funzionamento dell’apparato neurologico.
Abbiamo infine approfondito alcuni studi che dimostrano come gli integratori possono aiutare nel trattamento dell’autismo infantile e durante la gravidanza. L’olio di canapa Savita è un perfetto integratore alimentare che, se integrato alla dieta in gravidanza e nei bambini affetti da autismo, può aiutare a ridurne i sintomi.